Boston, USA

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Natale 2007

mercoledì 23 luglio 2008

Geografia del pensiero in una pagina di E Montale


di Antonia Colamonico


La dinamica del pensiero, in una lettura biostorica, è l’insieme dei movimenti quantici che trasformano i fotogrammi di realtà in un processo dialogico, a feed-back, individuo/campo, come un fluire di input che procede da un dentro di sé ad un fuori di sé. Per comprendere tale processo è importante ricordare che l’azione di lettura della realtà è filtrata dallo stesso occhio-osservatore che registra il quanto storico e lo decifra in un quanto informativo.

La traslazione dalla vita alla lettura della vita, implica l’elaborazione di un senso di significato che dà al quanto vitale la direzione storica, aprendo la linea di futuro, con la partenza del tempo 1, 2, 3…

Tale operazione dialogica io/tu, che in biostoria definisco, ricamo della realtà, è dunque una traduzione/traslazione di azioni-significati che rendono dialoganti l’io-osservatore e il campo pur conservando, ognuno, la sua particolarità.

Per comprendere l’organizzazione quantica, si provi a slegare un tessuto, nell’esempio “Meriggiare pallido e assorto” di E Montale, in tutte le unità quantiche che segnano i movimenti storici e si provi a tracciare il percorso mentale che ha seguito il poeta nella costruzione del suo pensiero.


Meriggiare/ pallido/ e /assorto/
presso un rovente/ muro/ d'orto, /
ascoltare/ tra i pruni/ e/ gli sterpi /
schiocchi/ di merli, / frusci/ di serpi. /

Nelle crepe/ del suolo/ o /su la veccia /
spiar/ le file/ di rosse/ formiche/
ch'ora/ si rompono/ ed ora/ s'intrecciano/
a sommo/ di minuscole/ biche. /

Osservare// tra frondi/ il palpitare/
lontano/ di scaglie/di mare /
mentre/ si levano/ tremuli/ scricchi/
di cicale/ dai calvi/ picchi. /

E/ andando/ nel sole/ che abbaglia /
sentire// con triste/ meraviglia /
com'è tutta/ la vita/ e// il suo travaglio/
in questo/ seguitare/ una muraglia/
che ha in cima/ cocci/ aguzzi/ di bottiglia. /

Per comprendere la tipologia dell’operazione che si sta compiendo è bene sottolineare che l’organizzazione del pensiero è una manifestazione naturale di pianificazione spazio-temporele, non esiste una realtà che prescinda dallo spazio-tempo; per cui ogni pensiero, idea, informazione… occupa un’area e delimita un periodo: in ciò si fonda la storicità di quel pensiero… idea… informazione. In ogni organizzazione si concretizza la realtà a tempo 0, il presente.

Volendo visualizzare la geografia della mente dell’autore in una carta biostorica, si dovrà tenere conto dei sotto-spazi entro cui si sta evolvendo la dialogica del pensiero, durante la passeggiata pomeridiana del poeta nell’orto di casa.




I movimenti sono le lievi sensazioni che danno corpo, una volta decifrati alle realtà storiche osservate; affinché la realtà prenda consistenza, necessita un occhio osservatore ed è in ciò che essa si concretizza: una realtà senza osservatore è un non senso, poiché priva di una definizione.

Il processo di definizione rende quel input un dato di fatto, cioè un fatto che assume un nome. Una realtà senza nome non è dell’uomo, in ciò consiste il limite e nel contempo la grandezza dell’umanità. Limite poiché è prigioniera dei sistemi di parole-linguaggi che danno il nome alla realtà, come presa di coscienza che esiste un mondo dentro/fuori del sé. Non si può uscire da tale confine di nomenclatura, ma in tale capacità si concretizza la grandezza. Non è un caso che tale azione umana del dare il nome, sia già presente nei libri della Genesi.

Più ampia è la capacità di una società ad elaborare nomi-linguaggi e più grande è la sua incidenza nella storia. Si comprende quindi come nella Società della Conoscenza, la vera ricchezza sia la capacità ad elaborare sempre nuove conoscenze; di qui si coglie come lo stallo cognitivo che oggi sta vivendo l’Italia sia la naturale conseguenza della crisi di investimenti nel sapere. L’essere stati ciechi negli investimenti ha fatto da gabbia alla stessa economia.

Il bello della storia è la coerenza dell’azione che si presenta come il conto da pagare: più accorta sarà l’azione e meno salato sarà il prezzo storico. In ciò si esplica la coscienza storica che impone la capacità di lungimiranza, che si traduce in ampiezza di vita.

Ritornando alla dinamica storica è importante sottolineare che il quanto, come il pro-motore di vita, imprime una deformazione alla realtà, segnando una distorsione nell’evoluzione della cresta storica (forma a spugna). Tali lievi mutamenti che indirizzano la presa di realtà della vita, sono letti dall’occhio osservatore che riceve l’impressione del quanto vitale, come un effetto di perturbazione che de-struttura il suo equilibrio o meglio, ordine cognitivo.

L’osservatore si attiva a riequilibrare l’ordine, interpretando, posizionando, datando, in una nicchia di senso storico l’impressione ricevuta che acquista, così, una forma di significato (+ o -) che va ad intersecarsi (il ricamo) con quelli depositati nella sua memoria (spugna del pensiero). In tale operazione di traslazione di evento, la realtà si trasforma in informazione, utile per l’elaborazione di un nuovo evento.

Il quanto storico, come sostengo in Fatto tempo spazio (ed. OPPI. Milano, 1993) è l’incognita, come fattore X che muta l’indirizzo-verso della dinamica storica; mentre il quanto informativo è l’evento, come l’acquisizione intorno a quel quanto.

L’evento è un dato che assume un nome, un luogo, una data, campo del definito; il quanto è un fatto-spazio-tempo, campo dell’indefinito. In tale gioco di definito/indefinito la realtà prende corpo nella coscienza umana. E come scrissi nella premessa a Fatto, tempo, spazio, “…l’uomo si differenzia da geranio, dal sasso e dal cane perché ha coscienza, cioè memoria del proprio essere che diviene. Uno studio che non fa nascere la coscienza non è dell’uomo, ma del geranio, del sasso, del cane…”

Dedico questa pagina a due neo dottoresse Meina Aloia e Marilena Nardulli che hanno discusso, nelle rispettive tesi di laurea, intorno alla scienza & metodo biostoria.

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Pubblicazioni e inediti - Antonia Colamonico -

Le Filastrocche di Spazioliberina - Raccolta di poesie, 1992, nel ciclo di Le stagioni delle parole, parzialmente pubblicate in antologie, saggi e testi scolastici vari.

Fatto Tempo Spazio - Premesse per una didattica sistemica della Storia. OPPI – Milano 1993.

Storia - Nuova Secondaria, 15 settembre, pagg. 69-71. Editrice La Scuola- Brescia,1994.

Ed altro – Raccolta di racconti brevi 1994, , nel ciclo di Le stagioni delle parole, parzialmente pubblicate in antologie, saggi e testi scolastici vari.

Il Filo - Raccolta di poesie, 1994, , nel ciclo di Le stagioni delle parole, parzialmente pubblicate in antologie, saggi e testi scolastici vari.

Corso modulare di aggiornamento transdisciplinare. Pagg. 31-33, Oppi Informazione, Milano. Sett.- dic. 1995.

Biostoria scienza e metodo per un pensiero al plurale. Prime carte di viaggio, in collaborazione con lo studio Lananna - Art. Direction Carlo Curci. Ed. Pubblicità e Stampa. Bari, 1997.

Biostoria. Verso la formulazione di una nuova Scienza. Campi, metodi, prospettive. Il Filo - Bari 1998.

L’occhio biostorico e la lettura della Società delle Informazioni –http://www.formanet.it/biostoria - 2000.

Ordini complessi - Carte biostoriche di approccio ad una conoscenza dinamica a cinque dimensioni. Il Filo – Bari, 2002.

Ottimizzare i processi di insegnamento-apprendimento: la scienza e Metodo biostoria. In FIS-CAB, Pag. 3 – maggio-giugno 2003, Bari.

Echi di vita in (“La nostra Storia - Cronistoria della Città di Acquaviva delle Fonti” dei fratelli Martino e Nunzio Mastrorocco, Ed. Summa). 3003

La conoscenza biostorica tra ordini multipli e pensiero complesso. In Pianetascuola, Irfos Bari. Ott.-Dic. 2004. pp. 5-6.

Bio-Informazione: nuove linee per una scienza nuova, in http://www.invisibilmente.it/forum/ - nov. 2004.

Edgar Morin and Biohistory: the story of a paternity. In World Futures: The Jounal of General Evolution, a cura di A Montuori. Vol. 61 - n° 6, pp. 441-469, part of the Taylor & Francis Group - Routledge, August 2005.

Il Pensiero Creativo e il ruolo del futuro nella Dinamica Biostorica: restaurazione e risorgimenti. In Pianetascuola, n° 3, lug.-sett. pp. 3-6, Ed. IRFOS – Bari. 2005.

Cambi di paradigma nell’esplorazione biostorica. In Pianetascuola, Ed. IRFOS Bari, gen.- marz. 2006, pp 18-30.

Alla palestra della mente: Costellazioni di significati per una topologia del Pensiero Complesso. Inedito. 2006.

Dall’esplorazione biostorica alla geografia del Pensiero Complesso, in AA VV, Cultura e Pedagogia della Riforma, pp. 129-140. Ed Cacucci – Bari, 2006.

Le letture biostoriche per una didattica efficace La Classe come Organismo a dimensione uno-tutto. In Pianetascuola, Ed. IRFOS Bari, nov.- dic. 2007, pp 21-25.

Metacognizione e multimedialità: dalla storia alla biostoria. http://www.internetestoria.it - 2008